Attenzione! Stanno per crollare i mercati…

27 Marzo 2024

Attenzione! Stanno per crollare i mercati…

Dopo il 2022 horribilis dei mercati finanziari, quasi tutte le borse mondiali hanno recuperato i cali e sono sui massimi di tutti i tempi. Come sappiamo i mercati non salgono in maniera lineare: spesso dopo una forte calo c’è la ripresa e dopo una forte salita c’è un crollo. Quindi ora che fare? Portare a casa i guadagni? Sposare una strategia più prudente in attesa di nuovi cali? Oppure rimanere investiti per continuare a godere della salita? Queste sono alcune delle domande che attanagliano l’investitore italicus in questa primavera del 2024.

Ma se tutte queste domande fossero sbagliate e invece non ci stessimo facendo la domanda più importante per aver successo negli investimenti?  

 

Il 2022 è stato per alcuni aspetti l’anno peggiore della storia sui mercati finanziari, a causa del calo congiunto di tutte le asset class: azioni, obbligazioni, titoli di Stato hanno visto cali spesso superiori al 20%.

Non esistevano più porti sicuri, anzi gli investimenti ritenuti a torto più prudenti, come il BTP italiano o persino il famoso BUND tedesco, hanno registrato cali record, in alcuni casi anche peggiori rispetto all’azionario.

La causa di tutto ciò è stato il repentino e violento rialzo dei tassi, dovuto alla fiammata inflazionistica post Covid.

Oltre all’aumento record dei tassi, il ritorno della guerra in Europa, i lockdown prolungati in Cina, le difficoltà nelle catene di fornitura, i prezzi delle materie prime alla stelle, hanno creato le condizioni per la tempesta perfetta che si è abbattuta sui mercati finanziari nel 2022.

Ma come sempre chi ha saputo mantenere la calma, non perdendo il focus dei propri obiettivi d’investimento, dopo il calo ha visto la risalita, e soprattutto sui mercati azionari la risalita è stata spettacolare, con guadagni superiori al 50% in soli 12/18 mesi. Oggi le borse mondiali sono sui massimi di tutti i tempi e nel primo trimestre del 2024 si sono apprezzate di un altro 10%, con la sola eccezione di Cina e Regno Unito (ahi Brexit…).

E ora che fare?

Portare a casa i ricchi guadagni e parcheggiare tutto in liquidità in attesa del prossimo crollo? Poi magari rientrare in maniera opportunistica tra qualche mese a prezzo più basso?

Chi avesse venduto azioni a gennaio di quest’anno per portare a casa i guadagni del 2023, ascoltando le previsioni di un 2024 di calo, si sarebbe perso questo ottimo primo trimestre. Facciamo quindi alcune riflessioni.

 

I cali ci sono sempre stati e sempre ci saranno

I profeti di sventura sono come un orologio rotto, che anche se fermo, due volte al giorno segna l’ora giusta.

Infatti ciclicamente i mercati finanziari conoscono lunghi periodi di salita, intervallati da brevi e violenti momenti di calo, che sempre ci sono stati e sempre ci saranno. 

Dire “nel 2024 ci sarà un calo delle borse” è un po’ come dire “nel 2024 a Bergamo pioverà”. Il problema è che nessuno può prevedere né il momento, né l’entità, né la durata di questi cali. Le banche centrali stesse sono state colte di sorpresa dall’improvviso esplodere dell’inflazione e da 2 anni continuano a prevedere l’arrivo di una recessione che per ora ancora non si vede.  Insomma, prevedere l’andamento dei mercati è davvero difficile.

Famosa la frase di Paul Samuelson: “Il mercato ha correttamente predetto 9 delle ultime 5 recessioni”  oppure quella di John Kenneth Galbraith: “L’unica funzione delle previsioni economiche è quella di far apparire rispettabile l’astrologia”.

 

Cercare di evitare i cali è inutile e dannoso

Proprio perché è impossibile prevedere quando è il momento giusto per uscire o entrare dai mercati, cercare il “timing” corretto è il modo più semplice per farsi del male. Famosa frase di Peter Lynch: “Si sono persi più soldi cercando di evitare i cali di mercato, che nei cali stessi”.

 

Pensare di battere la media di tutti gli operatori di borsa è puerile ed arrogante

I prezzi di borsa sono il risultato della compravendita di miliardi di azioni ogni giorno, la media delle operazioni fatte da banche, fondi, trader specializzati, robo-advisor, algoritmi, sistemi di high frequency trading, gestori di hedge fund, operatori istituzionali e professionisti della finanza. Pensare di “battere il mercato” e di essere più bravi di tutti loro è semplicemente puerile ed arrogante.

 

Anche un piccolo errore di timing può farci buttar via il rendimento di anni

E’ stato dimostrato che perdere anche solo i 5/10 giorni migliori di borsa negli ultimi 30 anni avrebbe dimezzato il rendimento complessivo del nostro investimento, facendoci perdere centinaia di migliaia di Euro. Cercare di “azzeccare” il punto migliore di ingresso o di uscita dai mercati, è un rischio troppo grande che non vale la pena correre.

 

Conclusione

Premesso che è importante monitorare il proprio portafoglio e periodicamente ribilanciare le varie asset class, coerentemente coi nostri obiettivi, probabilmente le domande che ci facciamo sono sbagliate e non ci aiutano a gestire bene i nostri risparmi. 

Non dovremmo investire in base alle previsioni di mercato, ma secondo i nostri obiettivi, orizzonti temporali e tolleranza al rischio.

L’informazione finanziaria e i media, ci portano a focalizzarci sul “qui e ora”  facendoci perdere di vista le vere domande che bisogna porsi per investire con successo: 

“Cosa significa per me il denaro?” 

“Perché è importante per me?” 

“Quali sono gli obiettivi che voglio raggiungere nella mia vita grazie ai miei risparmi?”

“Quanto tempo posso aspettare prima di poter raccogliere i frutti dei miei investimenti?”

“Mentre aspetto, che cali posso tollerare, senza che mi venga un infarto?”

Il portafoglio dovrà essere costruito rispondendo a queste domande, sapendo già in partenza, che incontreremo dei cali, che non dovranno spaventarci, ma anzi incentivarci maggiormente ad investire a “prezzi scontati”, per raggiungere prima i nostri obiettivi.

 

Dobbiamo mettere al centro le persone, le loro vite, le loro famiglie, i loro obiettivi, le loro paure, i loro sogni.

Dobbiamo tornare a mettere la finanza al servizio delle persone e non viceversa.

 

Se riusciremo a fare questo cambio di mentalità, potremo finalmente gestire con serenità i nostri risparmi e realizzare grazie ad essi i nostri obiettivi ed i nostri sogni.

 

Buona Pasqua

 

Marco