Come diventare milionari in poche settimane

8 Giugno 2021

Come diventare milionari in poche settimane

“Come diventare milionari in poche settimane”, questo è il titolo della puntata dello scorso 12 Marzo pubblicata sul mio canale Telegram Cicale&Formiche. Titolo, volutamente provocatorio, che però è riuscito nell’intento di farmi realizzare un numero record di visualizzazioni. 

Perché un titolo del genere attira così tanta curiosità? Forse, perchè oggi è quello che cercano molte persone. 

Dunque, questo è ciò che vorrebbe chiedermi il cliente ma non osa?

In un momento di forte incertezza e di dubbi sul futuro, l’italiano si affida, ahimé, alla fortuna, piuttosto che alla pianificazione finanziaria. 

Paese curioso il nostro, un paese dove si spende meno in assicurazioni, che in giochi, scommesse, lotto e lotterie. 

Oggi gli investimenti ritenuti sicuri, così come le certezze del Belpaese, sono via via venuti meno: prima le case, poi i conti deposito, infine i titoli di Stato e i bond bancari. I tradizionali “porti sicuri”, non sono ritenuti più così tanto sicuri e come se non bastasse non offrono nessun rendimento. Quindi che fare? Si ricorre al trading, alla scommessa, alla ricerca del titolo vincente, che in una volta sola, raddrizzi anni di investimenti sbagliati e mancata pianificazione. 

 

Nel mio lavoro di consulente finanziario, ultimamente, sono molte più le persone che mi chiedono come andranno i mercati nelle prossime settimane (o mesi al massimo), rispetto a quelli che fanno un piano per pagare l’università dei figlio o la propria pensione. Sono più quelli che cercano un colpo di fortuna scommettendo sul titolo vincente, rispetto a quelli che studiano adeguate coperture assicurative per proteggersi dalla sfortuna. Riscontro maggior curiosità verso Bitcoin e Criptovalute, che su previdenza integrativa, ottimizzazione fiscale o pianificazione successoria. 

Nell’ultimo anno abbiamo assistito in tutto il mondo all’esplosione del fenomeno del day trading: un numero sempre crescente di investitori senza nessuna competenza finanziaria, che si avventura in operazioni finanziarie speculative di brevissimo termine, alla ricerca di guadagni facili e veloci. 

Mi sembra di tornare alla fine degli anni ‘90, quando la febbre della new economy, aveva contagiato migliaia di italiani. Poi si è visto com’è finita quella volta: risparmi distrutti e insieme a questi la fiducia nella finanza, vista come qualcosa di oscuro e pericoloso. 

I mercati salgono sempre, perché il mondo va avanti, progredisce, il benessere aumenta in tutto il mondo. Migliaia di aziende, università, centri di ricerca, persone impegnano il loro lavoro quotidiano, a rendere le nostre vite migliori. Viviamo più a lungo, abbiamo una salute migliore, facciamo lavori meno pesanti, comunichiamo con tutto il mondo in tempo reale, scopriamo modi di intrattenimento sempre nuovi. 

Il 9 Marzo del 2009, l’indice della borsa americana S&P500 era a 666 punti, oggi ha superato 4000. Il NASDAQ era a 1268 punti oggi addirittura 14000. 

In 12 anni chi avesse investito nel S&P500 avrebbe quintuplicato il proprio denaro, nel NASDAQ avrebbe moltiplicato il proprio investimento di oltre 11 volte!!!
Mi piacerebbe sapere chi dei trader fai da te, abbia ottenuto risultati minimamente paragonabili. 

Una risposta ce la dà EToro, nota piattaforma di trading online: 80% dei propri iscritti perde denaro, con un risultato medio -36,40% e un 75% di loro chiude l’iscrizione alla piattaforma nei primi 2 anni.
Se l’85% dei fondi d’investimento fatica a battere i mercati e anche gli hedge fund, dove lavorano molti dei più grandi professionisti della finanza, spesso non ce la fanno, per quale motivo un day trader dovrebbe riuscire a ottenere risultati migliori? 

Perché l’avvocato che compra Bitcoin, l’impiegato che compra titoli sul Nasdaq o la casalinga che fa trading sul Forex dovrebbero avere più probabilità di arricchirsi rispetto ad un turista che entra in un casinò di Las Vegas? 

I mercati finanziari, in particolare il settore della tecnologia, arrivano da due anni eccezionalmente buoni, questo ha dato l’illusione che guadagnare in borsa sia facile e privo di rischi. Perché le persone vogliono entrare in borsa, oggi, che S&P500 ha un prezzo pari a 40 volte gli utili quando la media storica é meno di 16? Perché non un anno fa, in piena pandemia, quando il prezzo era la metà di oggi? 

Eppure il vostro consulente finanziario sicuramente un anno fa ve l’aveva detto: all’interno di una corretta pianificazione finanziaria, coerente coi propri orizzonti temporali e profilo di rischio, a certi prezzi poteva essere il momento di “osare di più”, con una piccola parte del portafoglio. Eppure ai tempi no, adesso sì: perché investiamo con lo specchietto retrovisore, prendiamo il recente passato e pensiamo che si ripeterà in modo identico nel prossimo futuro. Ma questo non ha alcun fondamento razionale, anzi… 

Ha ragione San Paolo, l’avidità del denaro è l’origine di tutti i mali, perché annebbia la mente e acceca la ragione. L’avidità di denaro ha spinto fior fiore di istituzioni finanziarie a cadere nella truffa di Bernard Madoff. 

Purtroppo non ci sono scorciatoie, per avere guadagni solidi, sicuri, duraturi e sostenibili, l’unica strada é quella dello studio, della pianificazione, dell’avere una strategia e portarla avanti, senza farsi condizionare dalle sirene che promettono facili guadagni e soprattutto dalle proprie emozioni.

Euforia-Avidità e Pessimismo-Paura ci fanno fare sempre la cosa sbagliata, sempre! Concludo con una considerazione del grande Fulvio Marchese, noto consulente, blogger e influencer finanziario:

“Chi fa trading in effetti cos’è? Un imbecille, se lo fa pensando di guadagnare soldi. Un povero stupido che non ha capito che il trading è un gioco a somma zero. Per uno che guadagna c’è uno che perde, però macchine e professionisti che dispongono dei deep book, ti mangiano vivo…” 

Un po’ forte, ma ahimé i numeri non possono che dargli ragione.